Tecnica
Speciale Telaio e Misure
di Stefano Orazzini
IL TUBO PIANTONE
La misura del tubo piantone del telaio è considerata la vera e propria "taglia" del telaio. Chi si è trovato ad acquistare per la prima volta una bicicletta avrà sentito il rivenditore parlare di cifre del tipo 50, 53, 56 per individuare la misura adatta.
Questi numeri stanno ad indicare la lunghezza in cm del tubo piantone. (il segmento AB nella figura 1 qui sotto).
Spesso nella simbologia delle misure delle biciclette la prima cifra è accompagnata da un'altra (es: 53x54) che sta ad indicare la misura del tubo orizzontale ed a sua volta, è seguita da una sigla del tipo "c/c" o "c/f" che stanno ad indicare rispettivamente che la lunghezza delle tubazioni è calcolata dal centro (c) o dall'estremo esterno (fine) della tubazione (c/c = centro/centro; c/f = centro/fine).( vedi figura 2)
Quindi un telaio "53x54 c/c" è un telaio con tubo piantone lungo 53 cm misurati dal centro del movimento centrale al centro dell'intersezione con il tubo orizzontale e un tubo orizzontale di 54 cm calcolati nel segmento che va dal centro del tubo di sterzo al centro dell'intersezione con il tubo piantone.
La misura del piantone nella pratica generale è la prima, e talvolta anche l'unica, quota a cui si fa riferimento per acquistare il telaio adatto, poiché sta in stretta relazione con la quota del cavallo dell'acquirente. Ovviamente maggiore è la misura del cavallo, più lungo dovrà essere il tubo piantone.
Nel corso del secolo l'evoluzione della tecnica ciclistica ha portato i costruttori ad operare sostanziali modifiche sul telaio per soddisfare le esigenze dei ciclisti. I ciclisti, per alleviare la loro fatica, hanno richiesto: leggerezza, rigidità e comodità.
Così per venire incontro a questa domanda e non pregiudicare la guidabilità e la stabilità del mezzo, il telaio ha subito la sua metamorfosi.
In particolare il piantone ha visto negli anni un sensibile accorciamento; infatti un tubo più corto accusa meno flessioni ed è quindi più rigido, di riflesso anche i foderi verticali sono più corti e perciò a beneficiare della maggiore rigidità è anche il carro posteriore e tutto il triangolo centrale; inoltre, viste le dimensioni ridotte, è più leggero. In termini geometrici questo accorciamento si è tradotto in un maggiore svettamento di sella per compensare i cm persi.
Ad oggi si usa utilizzare un piantone che equivale alla quota del cavallo moltiplicata per 0,65. Su questa proporzione si riesce ad assemblare un mezzo equilibrato che rispetti le quote antropometriche e non pregiudichi la stabilità e l'estetica.