Tecnica
Speciale Telaio e Misure
di Stefano Orazzini
CURVA MANUBRIO
La misura della curva manubrio è probabilmente la più semplice da stabilire. Per misura della curva manubrio sottintendiamo la larghezza della piega tra l'appendice destra e la sinistra misurata dal centro della tubazione.
La "taglia" della curva manubrio è legata proporzionalmente alla larghezza delle spalle, misurata tra l'acromio destro e sinistro. Le aziende che producono questo componente sono solite creare modelli di varie forme e misure per tutte le esigenze della clientela; di norma, nella gamma di misure presentate, le pieghe si differenziano di 1 o 2 cm l'una con l'altra partendo dalle più piccole di 38 cm fino alle più grandi di 44 cm.
Il ciclista dovrà scegliere una piega che gli permetta di mantenere, con le mani sulle leve dei freni, le braccia parallele all'orizzontale.
Una piega troppo "stretta" obbliga il ciclista ad una chiusura delle spalle verso lo sterno con conseguenze negative sulla parte alta della colonna vertebrale; una troppo "larga" invece, costringe i gomiti ad assumere una posizione troppo esterna, le spalle si allargano oltre il dovuto con conseguente avvicinamento delle scapole e una sofferenza delle vertebre cervicali ed infine una posizione troppo aperta fa aumentare l'area frontale e il ciclista "imbarca" molta più aria durante la marcia, rallentando l'azione specialmente in pianura.
La tabella che segue suggerisce la misura da adottare in base alla vostra larghezza delle spalle.
Oltre al criterio antropometrico, ci potrebbero essere anche delle esigenze specifiche da parte del ciclista che lo potrebbero indurre ad adottare una piega maggiorata o più compatta.
Una curva manubrio più larga è infatti solitamente più elastica, comoda e meno reattiva; al contrario una piega più stretta è più rigida e reattiva, ma trasmette le vibrazioni con più efficacia.