Tecnica

Speciale Telaio e Misure

di Stefano Orazzini

DISTANZA E SCARTO SELLA-MANUBRIO #3

Una volta collocata la piega manubrio alla distanza consigliata quindi, non ci resta che valutare come posizionare lo scarto sella-manubrio.

In una bici da corsa moderna il manubrio è solitamente collocato qualche cm sotto il piano della sella e genera così uno scarto positivo. A chi si è avvicinato da poco a questo sport, il fatto di collocare il manubrio sotto la sella, sembrerebbe una cosa ovvia ma così non è.

Fino a qualche anno fa infatti, accadeva sovente di imbattersi in agguerriti cicloamatori messi sulle loro bici come fossero su ciclomotori: sella bassa e manubrio alto in tipica postura cicloturistica. Aerodinamica inesistente e comodità ai massimi livelli !

Ad oggi, la cultura ciclistica è cresciuta ed è difficile trovare agonisti che non curino l'aspetto aerodinamico del loro mezzo; quindi daremo per certo nella nostra analisi che lo scarto sella-manubrio sia inteso come scarto positivo (figura 22), ovvero sella collocata sopra al piano del manubrio.

Solo la pratica cicloturistica, poco attenta all'aerodinamica, pensa soprattutto al comfort del ciclista e consiglia uno scarto negativo in modo da privilegiare una postura eretta.

Il valore di scarto a cui collocare la piega manubrio dipende principalmente da due fattori: la lunghezza delle braccia e il grado di comfort che si vuole ottenere.

A parità di lunghezza del tronco un ciclista dotato di braccia più lunghe dovrà collocare la piega manubrio più in basso per non essere obbligato a dover mantenere i gomiti in una posizione troppo raccolta.

Al contrario un ciclista con braccia corte non dovrà abbassare più di tanto la piega manubrio per non rischiare di incurvare troppo la schiena nel tentativo di raggiungere l'impugnatura.

Quindi attraverso la profondità del collocamento della piega manubrio riusciamo ad equilibrare lunghezze antropometriche diverse degli arti superiori.

Prima di alzare o abbassare a piacimento la piega manubrio occorre però sapere che l'escursione verticale della piega manubrio attraverso lo scorrimento dell'attacco manubrio nel cannotto della forcella è accompagnata da una contemporanea escursione orizzontale dovuta all'inclinazione del tubo di sterzo.

In questo modo, alzando o abbassando lo stesso attacco manubrio, rispettivamente diminuiremmo o aumenteremmo la distanza sella-manubrio.

In pratica aumenta o diminuisce l'arretramento dell'attacco manubrio. Provate infatti ad alzare leggermente il manubrio, noterete che la piega si avvicinerà impercettibilmente alla sella seguendo l'inclinazione del tubo di sterzo; abbassandolo si allontanerà.

Con alcuni semplici calcoli matematici che vi risparmio, si può quantificare l'escursione orizzontale che chiameremo arretramento attacco manubrio, in 1 cm ogni 4 cm (vedi tabella precedente) di escursione verticale.

Ciò significa che per mantenere la stessa proiezione di attacco manubrio nel caso di ricollocazione dell'altezza della piega manubrio, occorre compensare i cm persi o guadagnati con un attacco manubrio più lungo o più corto, altrimenti ci ritroveremmo con una distanza sella-manubrio non consona alle nostre esigenze e alla lunghezza del tronco.

L'altro fattore determinante per individuare lo scarto sella-manubrio ideale è il grado di comfort che si vuole ottenere. Maggiore sarà il grado di comfort più eretta sarà la posizione del busto, viceversa ad una posizione abbassata e orizzontale corrisponderà una comodità minore ma una migliore resa aerodinamica.

In questo caso la scelta del ciclista non è ispirata da dettami antropometrici, come nel caso della lunghezza delle braccia, ma dalla sua volontà di optare per una posizione aggressiva (aerodinamica) o difensiva (comfort).

Un buon criterio matematico che aiuti ad individuare lo scarto giusto tenendo conto delle affermazioni fatte sinora, parte dal rapporto armonico che esiste tra svettamento sella e altezza dell'attacco manubrio. Inizialmente quindi suggeriamo di collocare la piega manubrio ad un escursione pari al 55,3% dello svettamento di sella.

Per facilitare il calcolo dello svettamento sella vi ricordiamo che questa quota è proporzionale alla misura del cavallo. Infatti l'altezza di sella è pari all'88.5% del cavallo, la quota del piantone è pari al 65% e di conseguenza lo svettamento sella sarà uguale alla differenza percentuale cioè il 23,5%. Da qui possiamo ottenere l'escursione dell'attacco manubrio direttamente dal cavallo: 23,5%*55,3% = 13%.

Così facendo abbiamo collocato l'attacco manubrio ad un altezza proporzionale alla misura della sella, ma questo non basta perché il collocamento, per rispettare la proporzionalità con gli arti superiori, deve essere fatto in base alla misura delle braccia.

Per fare questo il nostro consiglio è quello di rilevare la quota delle braccia (normalmente tra 57 e 70 cm con una media di 63 cm) e abbassare o alzare la piega manubrio di 5 mm per ogni cm di lunghezza del braccio in più o in meno rispetto ai 63 cm che rappresentano la media.

In seguito per ottenere una posizione più aerodinamica, oppure se avete una buona mobilità lombo-sacrale o adottate un piantone "verticale" aggiungete 1 cm allo scarto (abbassate la piega manubrio), viceversa toglietene 1 per una posizione più comoda e nel caso abbiate un piantone seduto o difficoltà nel piegarvi in avanti.

Mi rendo conto di avervi "travolto" con una miriade di numeri e calcoli geometrici, ma non vi dovete perdere d'animo, abbiamo preparato un esempio pratico e un comodo calcolatore che mette in pratica tutta la teoria finora discussa.

Per maggiore chiarezza, chiudiamo l'argomento dibattuto con una tabella riepilogativa di tutti gli accorgimenti da osservare nel posizionamento del busto.


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