Tecnica

Speciale Telaio e Misure

di Stefano Orazzini

INCLINAZIONE PIANTONE #3

Ritengo quindi che il metodo KOPS rappresenti il punto di partenza irrinunciabile per arrivare ad ottenere la posizione ideale in bicicletta; dal posizionamento ottenuto con questo metodo sarà possibile infatti, con l'esperienza su strada, ritoccare leggermente i valori di altezza sella e scostamento fino ad ottenere il giusto compromesso tra efficienza, comodità e soggettività della posizione.

Torniamo però alla lunghezza del tratto femorale. Innanzitutto specifichiamo che per la misurazione di questa quota esistono due scuola di pensiero: una, quella del metodo Hinault (figura 15a), che misura la coscia per tutta la sua lunghezza; da seduti infatti viene considerato il segmento che va dal bordo anteriore del ginocchio fino alla parte posteriore del bacino.

L'altro metodo invece prende in considerazione il tratto di cavallo che va dal punto di appoggio ischiatico (figura 15b) sulla sella fino al bordo inferiore della rotula. Inevitabilmente le due quote non coincidono e per confrontare i due metodi è utile sapere che tra l'uno e l'altro esiste una proporzionalità che potremmo stimare nel 30% circa.

Quindi un tratto femorale di 40 cm misurato con il metodo dell'appoggio ischiatico corrisponde ad un tratto femorale di 52 cm rilevato con il metodo Hinault. La differenza tra le due misure, in questo caso 12 cm, è in pratica la misura media che intercorre tra il punto di appoggio anatomico della sella e il suo bordo posteriore.

Dal momento che, per i calcoli geometrici che andremo a fare, a noi interessa ricercare lo scostamento e l'inclinazione del piantone prenderemo in considerazione il metodo dell'appoggio ischiatico in quanto prende come riferimento il centro anatomico di sella che, come sappiamo, è un punto geometrico fondamentale per conoscere i due valori che stiamo ricercando.

Facciamo un esempio. Supponiamo di avere due ciclisti con la stessa quota relativa al cavallo, 85 cm. Il ciclista A però presenta un femore 2 cm più lungo dell'altro: 42 cm contro i 40 cm del ciclista B (metodo appoggio ischiatico).

Posizionandosi entrambi sulla stessa bicicletta si può notare come il ginocchio del ciclista A, a causa del femore più lungo, sia spostato più in avanti rispetto a quello del ciclista B e quindi la spinta sul pedale sarà più verticale rispetto a quella del ciclista B che si troverà a spingere sul pedale con il ginocchio più arretrato.

Inoltre, visto che la tibia di A sarà più corta di quella di B, il ginocchio di A si posizionerà leggermente più in basso con un conseguente angolo di lavoro più verticale per la coscia. (figura 16a).

Proviamo a sviluppare alcune considerazioni. A parità di cavallo, per mantenere la posizione del metodo KOPS entrambi i ciclisti A e B dovranno sistemare la sella in modo che il ginocchio cada 2 cm avanti all'asse del pedale (oppure che la base della rotula sia in linea); supponiamo che entrambi vogliano mantenere lo stesso angolo di lavoro per il femore: il ciclista A (quello con il "femore lungo" e la "tibia corta") dovrà arretrare maggiormente la sella rispetto all'altro in virtù della sua maggiore lunghezza del femore, mentre lo svettamento di sella dovrà essere più basso, il ciclista B infatti potrà contare su una tibia più lunga. Ricordatevi comunque che l'altezza sella rimane la stessa e il minor svettamento sella è compensato dall' angolo piantone più largo (figura 16b).

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