Tecnica
I Mozzi
di Stefano Orazzini
Infine il bloccaggio, un'asta da inserire nell'asse forato, a cui si demanda la chiusura mediante un sistema a molla rapida formato da leva e dado.
Il mozzo posteriore presenta anche una cassetta (tipi nuovi) o una filettatura (tipi vecchi) sul lato destro all'esterno della flangia. La cassetta permette di inserire direttamente i pignoni nelle scanalature apposite, mentre la ruota libera si avvita nella filettatura esterna al mozzo. Il sistema cosiddetto di "ruota libera", cioè quello che ci permette di smettere di pedalare senza bloccare la ruota, nel mozzo con cassetta è affidato al mozzo stesso mentre in quello con filettatura è affidato alla ruota libera.
Oggi i mozzi con filettatura sono quasi del tutto scomparsi dalla circolazione, ma sono sicuro che molti di voi che hanno una bici un po' datata ne possederanno uno (personalmente ho avuto il mozzo posteriore filettato fino al '99 ...)
La battuta esterna cioè la distanza tra le punte forcella o i forcellini è solitamente 11 cm per il mozzo anteriore e 13 mm per quello posteriore, mentre il numero dei fori sulle flangie varia normalmente tra 28 e 36.
La distribuzione e il posizionamento dei raggi rispetto ai fori del mozzo comporta una maggiore o minore rigidità della ruota. L'incrociatura dei raggi porta ad una minore tensione poiché la forza impressa dal tiraggio del raggio non è perpendicolare al foro. Una raggiatura senza incrocio sarà quindi sinonimo di grande rigidità, ma i rischi di rottura aumentano vertiginosamente; a dimostrazione di ciò sono molte le aziende che non garantiscono i loro mozzi in caso di rotture con raggi non incrociati.
I materiali di costruzione sono i più vari: il 95% dei corpi mozzo e flangie è costruita con leghe di alluminio molto resistenti (o almeno dovrebbero esserlo), l'asse è normalmente in acciaio, mentre i bloccaggi sono in acciaio o titanio con leveraggio in lega leggera.
Naturalmente un mozzo più leggero può far gola a molti patiti del peso del mezzo meccanico, ed ecco alcune aziende specializzate produrre componenti dal peso inferiore ai 100 g per l'anteriore e al limite dei 200 g per il posteriore. Vi sarà utile sapere però che il peso sulle ruote è sì più importante di quello del telaio o del ciclista, ma le parti della ruota in movimento durante la marcia sono tutte tranne che il mozzo ...