Tecnica
Le Misure del Ciclista
di Stefano Orazzini
La corretta posizione del ciclista sul mezzo è di norma il primo problema con cui s'imbatte il principiante.
Avere un ottimo binomio uomo-macchina (ciclista+bici) significa agevolare l'economicità del gesto della pedalata, permettere una respirazione corretta, assumere una posizione aerodinamicamente vantaggiosa e prevenire eventuali infortuni che potrebbero derivare da una postura scorretta.
Occorre quindi che la bicicletta sia ben dimensionata per le misure corporee e la mobilità articolare del ciclista, nonché per gli scopi agonistici o turistici per i quali verrà utilizzata.
I sistemi di posizionamento in bici sono innumerevoli ed ognuno con le sue peculiarità, nel corso degli anni, con l'evoluzione tecnica della biomeccanica e dell'aerodinamica ciclistica, il povero ciclista ha visto l'altezza della sella crescere, le misure del telaio restringersi, la pedivella allungarsi e il busto posizionarsi orizzontalmente al terreno.
Per mettere un po' d'ordine a tutte le idee che sono state formulate in merito al problema, con questo articolo cercheremo di adottare un criterio di posizionamento che prenda in considerazione i migliori e più utilizzati metodi oggettivi riconducibili a formule matematiche di facile applicazione, senza però esentarsi dal suggerire consigli e avvertimenti utili al ciclista; in fondo ogni individuo ha esigenze e fisionomie talmente particolari e personali da non poter ricondurre tutto ad una pur rigorosa operazione matematica e quindi per ottenere un risultato ottimale sarà necessario il giusto mix tra misure ed "esperienza su strada".
Oggi, sul problema della postura in bici, si è creato un vero e proprio "mercato della biomeccanica" con professionisti del settore che per una cifra intorno ai 100/300 euro, assicurano al ciclista una posizione perfetta in bici.
Le metodologie di lavoro utilizzate sono le più varie: in quasi tutti laboratori comunque si usa far salire il ciclista su di un ciclosimulatore dotato di regolazioni micrometriche ed attraverso gli opportuni aggiustamenti viene individuata la taglia giusta del telaio.
La prova viene eseguita normalmente in fase dinamica, cioè mentre il ciclista sta pedalando e durante il test vengono applicati diversi protocolli.
Alcuni si affidano solo a metro, goniometro ed esperienza, altri filmano e analizzano al computer i movimenti del ciclista, altri ancora utilizzano un ergometro o un cardiofrequenzimetro per stabilire quale posizione sia più efficiente, mentre i laboratori più sofisticati si affidano addirittura a strumenti come l'elettromiografo (misuratore dell'attività muscolare) per garantire il massimo rendimento al cliente.
Ecco alcuni centri che si occupano di biomeccanica applicata al ciclismo:
• Mapei Sport Service
• Mecacote
• Ergomotion
• Bikefitting
• Mariano Cycling Engineering
• Born to Run
• Velòsystem
Torniamo però al nostro metodo sicuramente meno efficace, ma certamente più semplice e meno oneroso. La prima operazione da fare sarà quella di rilevare le misure corporee.