Tecnica
Il Cambio Posteriore
di Stefano Orazzini
Un cambio posteriore si compone di numerose parti, per illustrarle prendiamo ad esempio un modello di qualche anno fa molto diffuso, il Campagnolo Record 10 velocità:
Il funzionamento si basa sul movimento (tiraggio o allentamento) che il cavo riceve dalla leva cambio destra; ogni scatto della leva preposta a far salire la catena sui pignoni tende il cavo, viceversa la leva che deve far scendere la catena sui pignoni allenta la tensione del cavo.
Il cavo agisce sul parallelogramma in modo che un suo movimento micrometrico faccia spostare la parte inferiore del corpo e il bilanciere verso destra o sinistra a seconda che si voglia rispettivamente far scendere o salire la catena sui pignoni.
Per evitare che la catena esca dai pignoni ("salti") vanno settate opportunamente le viti di registrazione finecorsa superiore e inferiore che delimitano gli estremi del piano di corsa della catena.
La lunghezza del bilanciere serve a selezionare il numero massimo di denti che un pignone può avere con il cambio in questione; il bilanciere più lungo permette l'utilizzazione di pignoni più grandi.
Per la costruzione del cambio e in particolare delle sue parti più importanti, corpo e parallelogramma, vengono utilizzati i materiali più comuni nel campo ciclistico: alluminio, acciaio, titanio e compositi.
L'acciaio viene di solito utilizzato per la fabbricazione di modelli di bassa e media gamma che non mirano alla leggerezza e nella viterìa.
L'alluminio, o meglio le leghe di alluminio, sono i materiali a cui le case di fabbricazione affidano la maggior parte delle loro tecnologie produttive; molto leggero alla bilancia, l'alluminio viene forgiato a freddo e sottoposto a trattamenti termici e chimici che ne esaltano le qualità di resistenza e di usura.
Sia Shimano che Campagnolo utilizzano leghe leggere in alluminio per la costruzione dei corpi.
Ai materiali compositi si affidò per la prima volta la Campagnolo con il proprio Record 10v con l’introduzione della biella esterna in fibra di carbonio contribuendo in maniera determinante all'alleggerimento del componente.
Con il Record 10v il composito ha sostituito il titanio, che fino ai modelli precedenti aveva rappresentato il materiale su cui la casa vicentina contava per alleggerire i suo cambi: Record 9v e Chorus 9v; rimangono in titanio nella versione 10v la vite attacco e il portamolla del bilanciere.
Per le altre parti si utilizzano materiali svariati anche di altissima concezione come il Teflon, materiale autolubrificante, utilizzato da Shimano per i perni di scorrimento oppure guarnizioni all'avanguardia (O-Ring per Shimano) che praticamente esentano l'utente da qualsiasi tipo di manutenzione. Oppure cuscinetti a sfere ceramiche come utilizzano Campagnolo e Sram.
L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha portato alla creazione, prima da parte di Campagnolo e poi da parte di Shimano, del cambio ad 11 velocità, ormai diventato standard per i modelli di punta di entrambe le case produttrici.
Come avrete certamente capito sono in due a contendersi il primato nel mercato e nell'innovazione tecnologica: Campagnolo e Shimano; si sta affacciando però anche Sram, nel ruolo di terzo incomodo con prodotti che puntano molto sulla leggerezza.