Tecnica
Il Cambio Posteriore
di Stefano Orazzini
Il cambio posteriore è il componente che identifica il gruppo di una bicicletta. Quanti di voi avranno associato un gruppo ad un telaio solo guardando il cambio fissato al forcellino, magari confondendo le identità di “gruppo” e “cambio posteriore”.
Ma cos'è il cambio ?
Risposta: un "marchingegno" che ci permette, agendo sui pignoni, di cambiare la lunghezza dello sviluppo di una pedalata e migliorarne l'efficacia, facendo in modo che ad ogni resistenza esterna all'avanzamento (salita, discesa, vento ...) il ciclista possa scegliere la cadenza di pedalata ottimale.
Nel corso degli anni ha subito notevoli modifiche, riprogettazioni e ammodernamenti.
Unica protagonista la marca vicentina Campagnolo, creatura dell'inventore del cambio: Tullio Campagnolo.
Prima dell'invenzione del cambio i ciclisti più evoluti utilizzavano una ruota posteriore con due pignoni diversi, uno a destra e uno a sinistra e quando si stancavano di uno ... sfilavano la ruota, la riagganciavano al contrario, e il gioco era fatto.
Il disagio era evidente, finalmente giunse in soccorso Tullio Campagnolo che con un'idea geniale e macchinosa inventò il cambio a bacchetta, che consisteva in una bacchetta che muoveva la catena sui pignoni riuniti su un solo lato e un sistema di bloccaggio/sbloccaggio del mozzo per compensare le tensioni o gli allentamenti della catena.
L'evoluzione ha portato poi al cambio a parallelogramma che fondamentalmente è quello attuale e che con il passare degli anni ha migliorato funzionalità ed efficacia.
Modelli storici come il Record 1020 e il Super Record 4001, nelle varie versioni, hanno caratterizzato la storia del ciclismo degli anni 60 e 70 e ancora oggi sono oggetto di collezionismo da parte di appassionati di vintage.
La giapponese Shimano, nel 1985, con l'introduzione del cambio indicizzato ("a scatto") con il modello RD-7400 a 6 velocità, ha poi portato l’ultima grande rivoluzione, ed oggi è stata raggiunta una raffinatezza tecnologica tale da permetterci di poterlo strapazzare su ogni terreno senza grossi problemi.
Il salto di catena che fino a qualche anno fa era quasi una consuetudine in un'uscita di gruppo, ora è una rarità ed anche nelle situazioni più ostiche per un cambio, vedi salita en danseuse, il comportamento è decisamente lodevole.
Nelle tabelle seguenti vengono illustrate le timeline con le più importanti evoluzioni dei modelli top di gamma di Shimano e Campagnolo.